Archivio mensile:agosto 2016

I film ritrovati. “It follows” il tanto acclamato horror americano finalmente in Italia

Nuovo appuntamento con la rubrica “I film ritrovati”, questa volta vi parlerò di “It follows” horror americano datato 2014. Alla sua uscita suscitò un putiferio. Approvazioni a destra e a manca, critici entusiasti e addirittura è stato classificato uno degli horror migliori del nuovo millennio. Niente di più sbagliato, classico b-movie scontato.

It follows

Il bello del cinema realizzato con pochi fondi è che gli autori devono sforzarsi se vogliono realizzare qualcosa di buono. Ma questo non è il caso di “It Follows”. Ci sono tutti gli elementi per realizzare veramente un buon film: l’incidere lento del tempo, il silenzio e l’assoluta mancanza di scopo nella violenza, in pratica si ritorna al passato; a quegli anni ottanta dove questi temi hanno fatto la fortuna dell’horror e consacrato dei personaggi (Jason, Freddy) a vere e proprie icone. Ma il talentuoso regista rovina tutto. Tecnicamente gira veramente un’ottima pellicola ma per quanto riguarda il resto, “It follow” è scontato, ridondante di luoghi comuni e insulso. Niente di più di un horror estivo di cui non si sentiva la mancanza e che deve la sua fortuna solamente ad una gigantesca pubblicità ingannevole volta solo a convincere lo spettatore che quello che sta guardano è un capolavoro indiscusso della cinematografia. Il classico caso in cui i mass media ci dicono una cosa e per noi comuni mortali è giusta a prescindere.
Questa la trama: Jay ( la brava Maika Monroe ) diciannovenne sguazza vivendo la sua giovinezza. Ma la tranquillità, ovviamente, svanisce subito. Una serata di passione si tramuta in orrore quando il ragazzo col quale ha appena fatto sesso la sequestra. Lui le confessa che con l’atto sessuale le ha passato una sorta di “maledizione”: d’ora in poi qualcosa la seguirà e può avere le sembianze di chiunque, conosciuto o non. Colui che la insegue sarà “lento ma non stupido” e se la raggiunge la uccide. Ora Jay deve affrontare questa maledizione, ad aiutarla ci saranno i suoi giovani amici.

It follows scena
Teen movie che strizza gli occhi ai film dello stesso tipo, “It follows” descrive continue fughe da fermi di questi ragazzi. L’entità da cui non si può fuggire non è altro che la metafora del mondo in cui vivono. Ottimo incipt che si perde nel voler scavare troppo a fondo. Ci sono regole ben precise se si vuole omaggiare i temi tanto amati negli anni ottanta. Si deve cercare solamente di sopravvivere senza ma e senza se. Qui una grande quantità di psicologia spicciola confonde lo spettatore senza portarlo mai ad un fine. Si cerca di enfatizzare il fatto che i giovani sono lasciati a se stessi, i genitori sono sempre assenti e non si curano di loro ma non si può fare con una “cosa” che ti segue lentamente e se tu prendi la macchina e scappi ci mette giorni per trovarti…Ma scherziamo? Se Freddy Krueger vedesse una cosa del genere ritornerebbe nei nostri sogni per farci capire veramente cosa significa non avere scampo. Quella era una realtà claustrofobica in cui nessuno sogna nemmeno più di andare via.
Quello che mi fa più scalpore è che il regista David Robert Mitchell è uno bravo, e lo aveva già dimostrato abbondantemente con “The myth of the american sleepove”. Aveva già dimostrato di saper raccontare la giovinezza, le incertezze, l’intimità, la sessualità. Qui fa vedere pure di aver studiato, citando il Carpenter più paranoide de La cosa e del Signore del Male, senza mai compromettere il suo stile personale caratterizzato da una densità liquida, da una morbidezza acquatica e ipnotica ripresa nelle piscine, nei getti d’acqua e nelle acque lacustri che costellano il film e ne segnano i momenti principali, dall’inizio alla fine. Ma toppa alla grande, confeziona un film scialbo e scontato in cui cerca di entrare troppo nel profondo ma non ha la capacità di gestire fino in fondo le reazioni psicologiche ed emotive dei personaggi. In pratica voto 10 per la messa in scena ma 2 per il resto.
Volete un consiglio? Evitatelo…evitatelo finché potete, altrimenti lentamente ed inesorabilmente vi inseguirà per il resto della vostra vita.
Un attesa di 2 anni buttata al vento.

FABIO BUCCOLINI